
Giusto pochi giorni fa, vi raccontavamo delle difficoltà dell’Hertha Berlino in un inizio di stagione che ora vede il club di Charlottenburg al terzultimo posto, parimerito con l’Arminia Bielefeld. Una posizione che non rispecchia l’ambizione di Lars Windhorst e del board del club, che sin dall’inizio aveva pubblicamente dichiarato di voler puntare su nomi di prestigio del calcio tedesco. Finalmente, uno è arrivato. L’Hertha Berlino ha deciso di ingaggiare Sami Khedira. Provando a scommettere sulle sue qualità, dentro e fuori dal campo.
Il centrocampista campione del mondo nel 2014 torna in Germania a quasi undici anni dall’addio allo Stoccarda. Un ritorno avvenuto anche grazie al DS Arne Friedrich, che con Khedira ha condiviso la maglia della Nazionale. In mezzo, ha vinto praticamente di tutto tra Real Madrid e Juventus. Starne a decantare le lodi per una carriera da sogno però interessa poco a die Alte Dame, che al centrocampista classe 1987 – spegnerà 34 candeline il prossimo 4 aprile – chiede soprattutto un contributo immediato per risollevarsi, rimettendosi subito in gioco. Partendo quasi da zero. Scordandosi del passato.
Certo, portare un nome di peso in uno spogliatoio nel quale manca uno con il suo palmarès sembra una mossa obbligata. Khedira ha carisma, sa farsi sentire. Ha già indossato la fascia di capitano in carriera ed è possibile che la porti anche nella sua nuova avventura all’Olympiastadion. Più che la forma, però, conta la sostanza. Il tedesco dovrà essere leader con i fatti, alzando il livello dell’allenamento e dando una mano a Pal Dardái anche come allenatore in campo. Anche se qui c’è un problema: l’ultima volta che Khedira ha messo piede in campo, era il 12 giugno. E in precedenza bisogna tornare al 2019 per trovare una sua presenza.
Una partita in un anno a quasi 34 anni, gli ultimi quattro mesi da fuori rosa. Neanche 2000 minuti complessivi messi insieme nelle ultime due stagioni. Come sempre negli ultimi tre anni, il punto interrogativo non è tanto quanto Khedira potrà dare in campo, ma quando potrà. Chiaro, se a Berlino hanno deciso di fargli firmare un contratto, è lecito pensare che abbiano avuto garanzie e rassicurazioni mediche e dei preparatori. Anche perché uno con le sue caratteristiche in rosa nell’Hertha di oggi non c’è.
Uno dei problemi manifestati finora nel club berlinese è quello della mancanza dei goal dei centrocampisti. Manca un supporto per gli attaccanti, che stanno provando a fare il loro (Cunha 7 goal, Lukebakio, Piatek e Cordoba 5), ma dal centrocampo oltre a due tiri da fuori di Guendouzi si è visto poco. Soprattutto, si sono visti poche volte i centrocampisti andare a riempire l’area. Spesso l’attacco è stato abbandonato a sé stesso. Anche per una questione di caratteristiche: Tousart e Darida sono giocatori di corsa e danno il meglio in non possesso, Guendouzi sta provando a dare un’organizzazione di gioco e spesso perde lucidità nelle scelte, Ascacibar è uno schermo davanti alla difesa.
“Conosco le mie qualità, in campo e fuori. Sento che il club vuole raggiungere degli obiettivi. Voglio intraprender la sfida con loro”.
Sami #Khedira nella sua presentazione come giocatore dell'#Hertha: "Gli ultimi 5 mesi sono stati difficili, non è bello rimanere fuori squadra quando stai ben e ti alleni. Con il club mi sono accordato per 6 mesi di contratto, ma non è detto che poi non rimanga…". 🗣
— Giorgio Dusi (@Gio_Dusi) February 2, 2021
Khedira, invece, nella sua carriera ha sempre dimostrato di essere un maestro nei movimenti, soprattutto andando in avanti: con compagni come quelli che trova all’Hertha, le sue caratteristiche sembrano poter combaciare. Specialmente qualora Dardai dovesse ripartire dal centrocampo a tre. Al momento, più che una scelta, un obbligo, per esaltare al meglio le caratteristiche di Lukebakio e Cunha, incisivi quando riescono a partire dalla fascia per poi entrare al centro del campo sul piede forte.
Per provare la riscossa, l’Hertha ripartirà anche da Sami Khedira. Uno che ha portato lo Stoccarda al titolo nel suo primo vero anno da professionista, che è stato poi un punto fermo del Real Madrid per cinque anni, che alla Juventus ha lasciato un segno. Ora spera di farlo anche a Berlino. Per l’ultima impresa di una carriera da vincente.
2 thoughts on “Sami Khedira, all’Hertha Berlino per l’ultima impresa della carriera”