
È un caso più unico che raro che un campionato, in questo caso la Bundesliga, si apra con un 8-0 nell’opening game. Eppure, se consideriamo il divario tra le due squadre che sono scese in campo nella prima partita della stagione 2020/21, quegli otto goal a senso unico sembrano l’unica, logica conseguenza. Nonché un emblema. Doppio. Quello dell’incredibile forza del Bayern Monaco in un 2020 destinato a rimanere nella storia come il miglior anno del club; quello dell’incredibile crisi dello Schalke 04 che è riuscito a evitare di entrare sì nella storia, ma dalla parte sbagliata.
Bayern Monaco contro Schalke 04, di questi tempi, può essere riassunta come la sfida tra la squadra più forte del mondo e una delle squadre più in crisi del mondo (anche se fare peggio è difficile). La perfetta antitesi. Il testacoda, la prima contro l’ultima, il meglio contro il peggio del 2020 che si ritrovano in un 2021 che i bavaresi sperano sia quanto più simile all’anno appena concluso, mentre a Gelsenkirchen si augurano di poter voltare pagina una volta per tutte, lasciandosi alle spalle uno degli anni più bui della propria storia.
Cinque titoli, una sola sconfitta in tutto l’anno, solo vittorie – più un pareggio a giochi già chiusi – in Champions League a suon di goal (37 in 11 partite). C’è poco da aggiungere di fronte a numeri di questa caratura. 42 vittorie in 48 partite come bilancio generale, con la consapevolezza di essere una macchina quasi perfetta. Forse con alcuni meccanismi da oliare, visto il ritmo folle tenuto durante tutto il 2020, tra pause brevi, tempi forzati e carichi di lavoro non di certo leggeri.
And that, kids, is how he became Mr. Lisbon 👑🏆#MiaSanChampions #FCBayern #UCLFinal pic.twitter.com/ksnLzvancN
— FC Bayern English (@FCBayernEN) August 27, 2020
Lo Schalke 04, dall’altra parte, è riuscito nell’altrettanto straordinaria impresa di vincere la prima partita in Bundesliga contro il Borussia Mönchengladbach per 2-0, salvo poi inanellare una clamorosa striscia di 29 gare consecutive senza mai vincere fino a fine 2020. Con tre allenatori – Wagner, Baum, Stevens, più Gross nominato dopo Natale – e una continua ricerca della chimica giusta che non è mai stata trovata. La serie negativa si è fermata a 30, lasciando intatto lo storico record del Tasmania, ma toccando comunque uno dei punti più bassi dell’intera storia della società Königsblau. Per risollevarsi, si sta affidando ai veterani che hanno lo Schalke nel cuore, come Kolasinac e Huntelaar.
Identità contro identità. Una delle società più in salute dell’intera economia del calcio, contro una di quelle che più di tutte vive una crisi societaria che rischia di portarla al fallimento. Durante il primo stop dovuto alla pandemia, il Bayern ha donato – insieme alle altre tre squadre qualificate alla Champions League 2019/20 – 20 milioni di euro che sono state suddivise tra le società maggiormente in difficoltà. Lo Schalke, invece, ha dovuto chiedere un prestito al Nordrhein-Westfalen di 40 milioni di euro.
Differenza fuori dal campo, differenza in campo, differenza nell’ambiente. Non esiste in questo momento una partita più antitetica di Bayern Monaco contro Schalke 04. Non a caso è un testacoda: prima contro ultima. E pensare che nel 2017 parlavamo di prima contro seconda.