
La stagione 2001/02, senza dubbio, per il Bayer Leverkusen è stata quella più entusiasmante e, al contempo, più deprimente della sua storia. Le Aspirine, allora guidate da Klaus Toppmöller, ‘rischiarono’, infatti, di centrare il Triple, ma rimasero con un pugno di mosche in mano. Secondo posto, per un solo punto, in Bundesliga, dietro al Borussia Dortmund campione; finalista in Champions League, sconfitto dal Real Madrid grazie ad una magia di Zinedine Zidane; finalista in Coppa di Germania, battuto dallo Schalke 04. Scaviamo, però, con la memoria quasi fino ad un decennio prima, anno di grazia 1993. Qui troviamo il primo ed unico titolo del Bayer Leverkusen nella DFB-Pokal. In totale, il secondo titolo in 116 anni di storia unitamente alla Coppa UEFA vinta qualche stagione prima, nel 1988, nella doppia finale contro l’Espanyol (0-3, 3-0 e successo ai calci di rigore).
In quegli anni intercorsi tra la vittoria della Coppa UEFA ed il successo nella coppa nazionale, tanti piazzamenti mediocri in campionato e, va detto, anche la stagione 1992/93 non è che fosse andata meglio. Quinto posto in classifica, con l’esonero di Reinhard Saftig e l’arrivo in panchina del serbo Dragoslav Stepanović. Unica soddisfazione, i 20 gol di Ulf Kirsten, bomber dei rossoneri e capocannoniere del torneo.
L’ennesima annata anonima, dunque, per il Bayer Leverkusen, fino, però, a quel 12 giugno 1993 che diede una svolta, consentendo la qualificazione delle ‘Aspirine’ alla Coppa delle Coppe nella stagione successiva. Ma, come storia del club insegna, anche in quel caso la squadra del Nordrhein-Westfalen andò ad un passo da una figuraccia epica.
Bayer Leverkusen – Hertha Berlino II, la partita
Percorso netto, per il Bayer Leverkusen, dal 1° turno fino alla finale della Coppa di Germania. Nell’ordine, caddero le teste di ASV Bergedorf 85 (3-1), Kaiserslautern (1-0), VfR Heilbronn (2-0), Hertha Berlino (1-0), Carl Zeiss Jena (2-0) ed Eintracht Francoforte (3-0). Sei partite, sei vittorie, di cui ben 4 esterne, compresa l’ultima, importante, in semifinale a Francoforte.
L’avversario del Bayer Leverkusen, nella finale del DFB-Pokal, fu l’Hertha Berlino. Non, però, quello eliminato durante i turni precedenti, bensì la seconda squadra della compagine della Capitale. L’Hertha Berlino II, nella storia del calcio tedesco, è stata l’unica formazione riserve capace di raggiungere la finale della coppa nazionale, in quel fantastico 1993, nel periodo in cui i regolamenti l’hanno consentito, ovvero dal 1974 al 2008 (abbiamo approfondito il discorso nella nostra Guida alla Bundesliga 2020/21).
Caddero, sotto i colpi dei biancoblu, Heidelberg (3-0), VfB Lipsia (4-2), Hannover 96 (4-3), Norimberga (2-1) e Chemnitz (2-1). In finale, all’Olympiastadion di Monaco di Baviera, i capitolini vendettero cara la pelle, dimostrando di aver pienamente meritato di giocarsi quello storico match e quell’ambito titolo. In campo, nella fila dell’Hertha Berlino II, anche quel Carsten Ramelow, all’epoca 19enne, che avrebbe poi fatto parte dal 1995 al 2008 proprio del Bayer Leverkusen, divenendone una bandiera.
La partita, diretta da Markus Merk, fu dura, complicata, equilibrata. Lo strapotere tecnico dei Rüdiger Vollborn, Franco Foda, Christian Wörns, Martin Kree, Pavel Hapal, Andreas Thom e dello stesso Kirsten, in campo, non si vide. Un incubo, per le ‘Aspirine’, che già vedevano lo spettro dei tempi supplementari e degli eventuali calci di rigore contro una squadra che, all’epoca, militava nella terza serie del calcio tedesco.
Al 77’, l’episodio che cambiò le sorti dell’incontro ed il destino del Bayer Leverkusen. Conclusione di Ioan Lupescu, respinta così e così del portiere Christian Fiedler, riprese il pallone Thom che lo spedì, a palombella, nell’area piccola. Errore dell’estremo difensore in uscita, stacco imperioso di Kirsten e pallone nel sacco. Bayer Leverkusen-Hertha Berlino II 1-0. Con tanto di esultanza, rabbiosa e liberatoria, del capocannoniere della Bundesliga sotto la curva occupata dai suoi tifosi. Un goal decisivo per la Pokal, che Ulf Kirsten ci ha raccontato in esclusiva lo scorso luglio.
Non un match memorabile, senza dubbio, ma viste le contendenti in campo, lo svolgimento e l’esito in bilico fino alla fine, sicuramente una partita da ricordare.