
“Se Atene piange, Sparta non ride” recita un celebre detto italiano. Se alle due città cardine dell’epica greca si sostituissero Gelsenkirchen e Brema, nella ben più rigida Germania, si otterrebbe una breve quanto veritiera preview di Schalke 04-Werder Brema, in campo oggi alle 18.30.
Di fatto, entrambe le squadre stanno vivendo un momento buio che dura oramai da mesi. David Wagner, che si ritrova tra le mani una rosa indebolita rispetto a quella – già per certi versi critica – dello scorso anno, ha dovuto assistere inerme all’esordio shock dei suoi: un 8-0 incassato dal Bayern schiacciatutto. I campioni d’Europa in carica sono sembrati di due o tre categorie superiori ai Knappen nella devastante serata dell’Allianz Arena. Mai nella sua storia la Bundesliga si era aperta con una disfatta di questa portata in occasione della gara inaugurale.
Per i blu della Ruhr, però, le sconfitte iniziano a diventare una triste abitudine: hanno perso 11 delle ultime 16, pareggiando le altre 5. L’ultima vittoria in gare ufficiali è datata 4 febbraio (ai supplementari in DFB-Pokal, contro l’Hertha), e tutti quelli che pensavano che la nuova stagione potesse portare un po’ di freschezza ad una squadra col morale a terra sono rimasti tremendamente delusi: l’ultima sconfitta così pesante per lo Schalke è arrivata nel lontano 1969, quando a farne 8 fu il Colonia. A questo punto i tre punti sembrano più un miraggio che un obiettivo realmente raggiungibile, e la sensazione è che serva uno scossone molto forte – probabilmente alla già traballante panchina di Wagner – per invertire la rotta.
Con un po’ di perfidia verrebbe da dire però che se c’è una squadra contro la quale lo Schalke può tornare alla vittoria questa è il Werder Brema, che dal canto suo ha vissuto un’estate altrettanto tormentata: la permanenza in Bundesliga è arrivata solo dopo uno spareggio all’ultimo sangue con l’Heidenheim. Florian Kohfeldt ha centrato la salvezza (e verosimilmente tenuto in piedi il suo contratto) grazie alla regola dei gol in trasferta dopo un doppio pareggio. La verità, però, è che in più fasi i Grünweißen hanno seriamente rischiato il tracollo, per di più contro un avversario sulla carta decisamente inferiore.
Nonostante un esordio dignitoso in DFB-Pokal (2-0 al Carl Zeiss Jena), l’approccio alla nuova stagione di Bundesliga è stato altrettanto traumatico: 4-1 incassato tra le mura amiche da un Hertha Berlino insolitamente spumeggiante, capace di mandare in gol Pekarìk, Lukebakio, Cunha e Jhon Còrdoba al cospetto di una difesa non esattamente impenetrabile. Le tenebre della scorsa stagione, che col passare dei mesi è diventata sempre più un incubo sportivo fatto di sconfitte ed infortuni ricorrenti, ora rischiano di lasciare strascichi pesanti anche sul nuovo campionato.
Sostanzialmente, nonostante sia solo la seconda giornata, stasera Schalke 04 e Werder Brema metteranno in gioco molto più di tre punti: speranza, rabbia, voglia di riscatto, ma soprattutto la ricerca di un segnale positivo. Una vittoria, una buona prestazione, che possa rasserenare l’ambiente e scacciare i fantasmi di una stagione – quella appena terminata – troppo brutta per essere vera.